malessere Archives - Il Canto di Estia di Marisa Raggio

La bellezza dell’Iris ci guida verso la luce

La bellezza dell’Iris ci guida verso la luce

Questa essenza floreale è ricavata dalla varietà californiana dell’Iris Barbato, splendida rizomatosa molto diffusa anche da noi nei prati dove cresce spontanea e nei giardini dove sono coltivate diverse varietà di Iris, sia rizomatose che bulbose.
Katz e Kaminski, che ne hanno fatto il simbolo della FES (Flower Essence Society) così ce lo raccontano: “Per guarire molti blocchi o ferite connesse alla propria creatività”.
Se notate, nella foto che ho scattato pochi giorni fa a Siracusa, ho preferito mettere a fuoco i boccioli poiché il fiore è così trionfante che rischia di attirare su di sé tutta l’attenzione. Questi boccioli ben impacchettati in una membrana simile alla pellicola che si usa in cucina, mi fanno pensare ad un potenziale bloccato, che sta aspettando l’aiuto della luce per potersi esprimere in tutta la propria regalità.
Nella mia pratica di floriterapeuta, ho notato che spesso il disagio lamentato dai clienti arriva a concretizzarsi in un vero e proprio malessere fisico con forme di stanchezza, insonnia, mancanza di energia, profonda malinconia. Già dopo un primo approfondito colloquio spesso emerge uno stato di frustrazione legato alla propria quotidianità ed alle scelte di vita sia professionali che affettive. Purtroppo la nostra esistenza non può essere cambiata con un colpo di bacchetta magica, ad esempio un lavoro sebbene poco gratificante può rappresentare l’unica concreta possibilità di sostentamento. Dunque le persone rifiutano di riconoscere il loro malcontento temendo di essere costrette, una volta affrontata la realtà, a mettere in discussione tutta la propria vita. Il percorso verso l’accettazione della propria frustrazione può essere estremamente lento, delicato e talvolta doloroso: il nostro cliente si sente in trappola, senza speranza e gli impegni quotidiani diventano un peso insostenibile; qui il floriterapeuta ha il compito di sostenere la persona stando al suo fianco senza pungolarlo o manifestare aspettative nei suoi riguardi. In questa fase, adeguatamente associato ad altre essenze, Iris svolge il compito di insegnarci che sebbene non si possa rinunciare sui due piedi ad un impiego che svolgiamo solo per necessità, la nostra creatività, apparentemente perduta ed annientata, può, cacciata dalla porta, come si suol dire, rientrare dalla finestra. Ci sono tanti piccoli gesti e attività che noi possiamo introdurre nella nostra vita per nutrire il nostro potenziale creativo senza per questo essere costretti a rivoluzionare la nostra esistenza. Iris ci mostra la molteplicità di talenti che chiunque di noi già possiede senza riuscire a vederli, portando la luce in una realtà percepita come grigia e pesante.
Quando facciamo qualche cosa che ci appassiona, sia decorando una torta che dipingendo un capolavoro, noi stiamo bene: non sentiamo la stanchezza, abbandoniamo i pensieri fastidiosi e ripetitivi e ci dimentichiamo degli acciacchi che ci tormentano nell’arco della giornata. Iris ci aiuta proprio qui: a dare credibilità alle nostre potenzialità creative che si possono manifestare in molteplici modi così come sono molteplici i colori di quello che la lingua spagnola chiama poeticamente “ el arco iris”, l’arcobaleno. Iris infatti in greco significa proprio arcobaleno.
Ho sempre molto amato questo Fiore, ricordo che quando ero bambina regalavo mazzi di Iris alla mia mamma che nel mese di maggio compiva gli anni. Lei però non apprezzava molto, diceva sempre che la intristiva vedere appassire i fiori recisi….ma io non resistevo li compravo lo stesso, erano così belli!

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