Madre Natura Archives - Il Canto di Estia di Marisa Raggio

La Dea in Inverno non dorme

La Dea in Inverno non dorme

L’inverno nelle società contadine era un periodo duro, ma anche di forzato riposo, di lunghe notti al riparo e scarse ore di luce. Al nord dell’Europa si viveva al buio totale per lunghissimi periodi. Le persone vivevano a stretto contatto fra loro, in una realtà sospesa, in attesa che la stagione più crudele passasse e la natura riprendesse vita.
In questo contesto, la dimensione sottile, spirituale o, come ancora dicono in molti erroneamente, le “superstizioni”, diventavano un importante momento di supporto per la psiche.
La potenza della Dea, signora della vita e della morte, tornava come consolatrice e protettrice dalle minacce di una natura ostile e pericolosa. Il suo culto antichissimo, sopravvissuto non nei secoli, ma nei millenni, era rappresentato nel mondo contadino dalle narrazioni di queste “Signore dell’Inverno” che, nonostante, le diversità geografiche e la varietà di caratteri esteriori, non ci stancheremo mai di ripeterlo, sono tutte manifestazioni dell’Archetipo originario: la Dea Madre.

Auguri a tutte/i noi per un luminoso giorno di Santa Lucia!

maria raggio

 

Il Solstizio d’Inverno

Il Solstizio d’Inverno

Ci siamo arrivati: il Solstizio d’Inverno porta l’oscurità, le notti più lunghe dell’anno.
“Il Sole, nel suo moto apparente, raggiunge il punto più basso del percorso sotto l’equatore celeste e delinea l’arco diurno più corto tra il Sud-Est e il Sud-Ovest, segnando così l’inizio della stagione invernale astronomica nell’emisfero boreale.”
Da sempre, a differenza degli animali, abbiamo avuto timore delle tenebre e la scoperta del fuoco ha significato l’inizio della consapevolezza del nostro essere “Umani”.
La cronaca ci riporta fatti che inducono a pensare che proprio noi, esseri umani, ci stiamo perdendo, affondando ed annichilendoci nel pantano di una cosiddetta “civilizzazione”, rivelandoci spesso stupidi e crudeli fra di noi e nei riguardi della stessa fonte della nostra esistenza, Madre Natura.
Il Solstizio d’Inverno, riconosciuto da sempre e da tutti i Popoli come un momento Sacro, ci offre l’opportunità, in questa fase di massima contrazione delle ore diurne, di raccoglierci all’interno della tana, all’interno di noi stessi, per affrontare un piccolo pezzo di quell’enorme lavoro rappresentato dall’incontro con la nostra Ombra, a condizione che gli esseri umani siano ancora in grado di entrare in sintonia con ritmi della Natura.
La polarità luce- tenebre, sole- ombra, interno-esterno, in questi giorni speciali ci incoraggia, ognuno per la sua piccola parte, a tenere accesa una fiammella, la luce della nostra “umanità”, quella stessa Luce che qualcuno chiama Amore, affinché le tenebre perdano la loro valenza minacciosa e finalmente armonizzate con il loro opposto ci offrano la speranza di una magnifica Rinascita.

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