3 Feb 2012
Spinifex non è un fiore, ma una varietà di TRIODIA, erba endemica del continente australiano.
Ha un curioso aspetto a palla: una sorta di grosso riccio verde spinoso il cui nucleo è costituito dalla parte secca. Purtroppo non ho ancora avuto occasione di toccarla (mai dire mai), ma ha l’aria di essere piuttosto pungente ed ha sicuramente un aspetto non particolarmente accattivante.
Ian White, la consiglia anche per uso esterno, io spesso la utilizzo pura, applicandola localmente su ferite e taglietti che fanno fatica a guarire: la sua efficacia è molto evidente, persino sui graffi del mio pestifero gatto rosso.
Spinifex cura le lesioni della pelle che provocano dolore o fastidio pungente, quindi è efficace per l’Herpes, sia applicato localmente che assunto per via orale secondo la diluizione consigliata da White (7 gocce nel flacone da 30 ml contenente acqua e brandy, assumere 7 gocce mattina e sera).
E’ indicato anche nei casi di infezioni, funghi e parassiti sia interni: intestino, gola, organi genitali, che cutanei.
Secondo White, questa essenza, assunta oralmente, guida alla consapevolezza dei fattori emotivi che sono all’origine di questi disturbi.
Mi è capitato di consigliarlo con buoni risultati in casi in cui persone afflitte da disturbi cutanei più sgradevoli che realmente gravi e dolorosi, si dichiaravano molto a disagio “ nella propria pelle “, percependosi fisicamente impure e brutte.
Da pochi giorni sto somministrando Spinifex per via orale alla mia cagnolina anziana. Nuvola ha un antiestetico scolo lacrimale, pare dovuto ad una rinite cronicizzata, spero con questa essenza di evitare o almeno rimandare la terapia antibiotica che mi ha consigliato il veterinario. Vi saprò dire!
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