4 Ott 2017
E’ appena iniziata la scuola, ma Atena è già molto stanca.
E’ dal primo anno che ci pensa, l’esame di maturità si avvicina e lei non può rischiare, lei punta al massimo. Poi i test di ammissione all’università, la borsa di studio… tutto deve seguire alla lettera un progetto che lei e suo padre hanno elaborato tanto tempo fa.
Atena non ha dubbi, sarà il primo medico della sua famiglia; anche se è solo una ragazza non deluderà le aspirazioni di suo padre. Lui glielo ha sempre detto: “tu sei più intelligente di tutti noi messi insieme”, intendendo i fratelli, i cugini e tutta la parentela: gente semplice che non ha mai avuto molte ambizioni.
Spetta a lei a cambiare le cose…
Eppure dopo un solo mese di scuola si sente spossata e ogni tanto, ma solo ogni tanto, si chiede se ce la farà, la risposta è una sola: ”devo darci dentro”.
Al mattino si sveglia sempre più presto, mette la caffettiera sul fuoco mentre in casa tutti dormono e la città è ancora silenziosa. Sua madre quando si alza e capisce che la ragazza è china sui libri da ore si preoccupa, “alla tua età hai bisogno di dormire” le ripete per l’ennesima volta. Atena si irrita, sua madre come al solito non capisce, lei non riesce a dormire, i compiti sono tanti e deve essere la migliore, sempre la migliore : “Papà sarà fiero di me!”.
Floriterapia: una riflessione Atena rischia di arrivare distrutta all’esame di maturità. La madre ha ragione, la mancanza di sonno alla sua età rappresenta un rischio per la salute e per il suo equilibrio emotivo. La ragazza ha subito troppe pressioni, la “complicità” con il padre e il desiderio di accontentarlo la costringe ad uno sforzo continuo. Lei è abituata a pretendere il massimo da se stessa. Probabilmente l’impegno intellettuale è parte di lei e rappresenta una modalità che l’accompagnerà utilmente per tutta la vita. Il problema resta la sua capacità di dosare lo sforzo per arrivare alla meta prefissa, se dissipa subito tutte le sue energie rischia di crollare durante il percorso. Certo l’ansia da prestazione, il timore di non farcela e la tendenza a colpevolizzarsi ogni volta che prova a riposare non sono buoni consiglieri.
Le Essenze Floreali possono fornire alla nostra Atena un ottimo supporto per imparare ad utilizzare l’energia intellettuale, dosando lo sforzo.
Il senso del dovere altissimo unito al perfezionismo di per se sono ottime qualità solo se abbinate ad una buona capacità di auto ascolto, per capire, senza sensi di colpa, quando arriva il momento di fermarsi; questo per permettersi di recuperare le forze e/o ridefinire il traguardo che si vuole raggiungere.
In questo caso la miscela di essenze floreali da proporre alla nostra Atena è piuttosto chiara, ansia da prestazione: Larch, difficoltà a concedersi una pausa: Oak, sfinimento: Olive. Il rimedio più significativa però di questo stato emozionale, senza escludere gli altre complementari, è rappresentata dall’unico scoperto da Edward Bach che non è preparato con un fiore. Si tratta infatti di acqua di sorgente informata dal contatto continuo con la roccia: Rock Water.
Citando E.Bach: “Per coloro che sono molto controllati nel loro modo di vivere. Rifiutano molte gioie e piaceri perché ritengono che questo potrebbe interferire con il loro lavoro. Sono severi maestri con se stessi.” (E. Bach, Guarire con i Fiori, Nuova IPSA Editore)
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