chakra Archives - Il Canto di Estia di Marisa Raggio

“Mariposa Lily e Splendid Mariposa Lily: dall’inconscio personale all’incoscio collettivo”

“Mariposa Lily e Splendid Mariposa Lily: dall’inconscio personale all’incoscio collettivo”

Mariposa Lily (Calochortus  Leichtlinii), è una gigliacea originaria della America Settentrionale.

L’essenza che si ricava da questa candida bulbosa cura le ferite affettive là dove la nostra mamma biologica non è stata in grado di arrivare per incapacità o impossibilità. Proprio queste ferite, troppo spesso finiscono per infettarsi, indebolendo la qualità dell’affettività che a nostra volta vorremmo trasmettere a chi ci sta vicino: figli, nipoti, compagni e non ultimi clienti/pazienti.

Se è vero che lo sguardo della madre insegna l’amore al bimbo, quando questo sguardo è opaco, miope, ferito, il bambino sarà costretto a fare da solo, formandosi un’idea di affettività che talvolta appare zoppa o maldestra.  Mariposa Lily va a compensare proprio queste carenze e nutre e rigenera dove c’è stata povertà e mancanza.

Allo stesso modo, la teoria dei chakra rappresenta con il segno positivo il chakra del cuore della donna: da lì l’energia dell’Amore deve fluire verso l’uomo che, al contrario, ha il chakra del cuore di segno negativo, atto cioè a ricevere e ricaricarsi nella fusione con il femminile. Secondo una tradizione antichissima, dunque, è dal cuore della donna che si sprigiona la scintilla che diffonde l’Amore nel Mondo.

Noi non siamo monadi isolate l’una dall’altra, facciamo parte di un sistema che unisce tutti gli esseri viventi. Secondo il concetto di Unità di Edward Bach, un danno a un singolo elemento di questo sistema rappresenta un danno al tutto.

Esiste un’altra Calochortus (Calochortus Splendens), molto simile a Mariposa Lily la cui corolla però non è bianca ma di un luminoso rosa violaceo: Splendid Mariposa Lily.

La sua essenza rappresenta proprio tutto questo: il principio materno amoroso e risanatore che, trascendendo il singolo, raggiunge e cura Il Mondo.

Così insegnano Richard Katz e Patricia Kaminski:

“Mariposa Lily, l’affettuosa presenza della madre…il femminile materno come forza positiva dell’Anima.”

“Splendid Mariposa Lily: la Madre del Mondo; la capacità di vedere una sola madre per tutto il genere umano…”

Lo ripeto e lo ripeterò ancora: Il Femminile inteso non solo come genere, ma soprattutto come archetipo che C.G.Jung ci ha insegnato a riconoscere in ogni essere umano, sarà la nostra salvezza e questi meravigliosi gigli rappresentano l’incarnazione materiale di tale sacro principio risanatore.

Mariposa Lily e Splendid Mariposa Lily dall’inconscio personale all’incoscio collettivo 3

 

“Erbe buone per l’anima e per la… gola”

“Erbe buone per l’anima e per la… gola”

Quando il sole si fa più discreto, attenuata la vampa estiva, sotto gli ulivi cominciano a spuntare, tenere, tenere, le erbe selvatiche e finalmente la raccolta può incominciare. Sono le erbe che noi conosciamo perché ne utilizziamo le vibrazioni sotto forma di essenze floreali e il cui principio attivo ci aiuta a curare diversi acciacchi. Erbe spontanee che sapientemente cucinate contribuiscono da secoli a rendere la cucina ligure, che è essenzialmente “povera”, così saporita e profumata.

Tra le tante ricette che utilizzano questo bendiddio, vi presento la più semplice, ma anche quella che fa più discutere a partire dall’origine del suo curioso nome: PREBUGIUN . Si racconta che il termine derivi addirittura da Goffredo di Buglione che aveva attraversato il territorio con i suoi crociati. Questi chiedevano offerte di cibo alla popolazione “ pro Buglione”, di qui Prebugiùn o Preboggiòn, a seconda delle zone.

Il piatto è davvero elementare: un insieme di erbe selvatiche che vengono fatte lessare e poi mescolate alle patate bollite, il tutto deve essere poi abbondantemente innaffiato da ottimo olio di frantoio.

Meno semplice è invece la sua composizione che negli anni è andata impoverendosi, molte erbe ormai non si trovano più, o piuttosto, sempre meno persone le sanno riconoscere.

Le principali erbe che compongono il brebugiùn sono: Cicerbita (lig. scixèrbua – Sonchus oleraceus); Grattalingua, (lig. [rat]talêgua – Reichardia picroides); Raperonzolo, (lig. ranpunçu – Campanula rapunculus); Cicoria, (lig. radicion – Cichorium intybus); Radicchio selvatico, (lig. denti de coniggio – Hyoseris radiata); Tarassaco, (lig. dente de can – Taraxacum officinale); Borragine, (lig. boraxe – Borago officinalis); Bietola di prato, (lig. gè – Beta vulgaris); Ortica, (lig. ortiga – Urtica dioica; Papavero, (lig. papavao – Papaver rhoeas).

Io ricordo, aimè troppi anni fa, di anziane contadine che aggiungevano foglie di Pratolina (Bellis Perennis) eVioletta( viola odorata) per rendere il miscuglio “ più profumato”

Così ce ne parla il poeta chiavarese Carlo Costa (1912-2000), nella sua poesia PORTO D’ERBE:

Vaddo p’erbe, talegue, radiccion, 
crescion, bonòmmi, sciscèrboe, boraxi; 
scerbo gramigna, leuggio, scioùa d’òrto;
çenn-o con ‘n euvo e ‘n pò de preboggion: 
scòrdo do mondo coæ, bæghe, ravaxi 
into refugio e a paxe do mæ pòrto.

(Vado in cerca d’erbe, radicella, radicchio, crescione, cicerbite, borragine; estirpo gramigna, loglio, fioritura d’orto; ceno con un uovo e un po’ di verdura bollita: dimentico le voglie, le beghe, i trambusti del mondo nel rifugio e nella pace del mio porto.)

Il tarassaco e la borrragine fanno parte del sistema di essenze floreali californiane, con i nomi di Dandelion e Borage.

Dandelion termine inglese che ci riporta al nome popolare “dente di leone”, è quella comunissima pianta che ha foglie appunto dentellate e il cui fiore, di un bel giallo solare, si trasforma nei cossiddetti soffioni, i morbidi batuffoli di semi che i bambini amano disperdere nell’aria con un soffio. Agisce sulle contratture muscolari, ed è utile alle persone molto tese, indaffarate, che tendono a disperdere la propria energia.  Assumendola saremo guidati a dare maggiore ascolto ai messaggi che ci arrivano sia dal nostro corpo che dalle nostre emozioni.

Borage è una essenza floreale che utilizzo molto sia per me che per le persone di cui mi prendo cura. E’ partcolarmente utile per tutte quelle emozioni legate alla tristezza e allo scoraggiamento che talvolta possono essere percepite fisicamente nella zona del cuore. Ho notato che spesso chi mi sta parlando di un lutto o un grosso dipiacere tende a portarsi la mano in quel punto che la tradizione indiana indica come chakra del cuore. Borage dona il coraggio di andare avanti anche nei momenti di maggiore afflizione.

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