Cerere Archives - Il Canto di Estia di Marisa Raggio

“IL LABIRINTO DELLE 7 DEE – alla riscoperta del Sacro Femminile”  CALENDARIO EVENTI 2018

“IL LABIRINTO DELLE 7 DEE – alla riscoperta del Sacro Femminile” CALENDARIO EVENTI 2018

Per coloro che si accostano per la prima volta al metodo di Marisa Raggio, proponiamo un laboratorio introduttivo sul concetto di Archetipo Femminile e sulle Dee del Pantheon greco-romano che agiscono sul nostro mondo emozionale.

20 Maggio 2018

Il Labirinto delle 7 Dee – workshop introduttivo

· Organizzato da Il Labirinto delle 7 Dee e Lighthouse CromoRañj R. Ravizza, via Eupili 10 Milano

Quando la donna diventa econsapevole delle forze archetipiche che agiscono in lei, ottiene il potere che questa conoscenza fornisce.
Le Dee della mitologia greco-romana sono  per la  cultura occidentale una  efficace rappresentazione di tali forze che, potenti e invisibili, plasmano la nostra condotta ed influenzano le nostre emozioni.
La consapevolezza di di tali impulsi  apre una nuova prospettive per incontrare il proprio Sé.
Quando una donna sa qu
ale “dee” rappresentano le forza dominanti dentro di lei, raggiunge una maggiore chiarezza riguardo ai propri istinti,  alle  priorità ed inclinazioni.

Questa consapevolezza rappresenta un riferimento indispensabile quando vogliamo stabilire degli obiettivi e fare delle scelte che ci corrispondano veramente.

 

Il Labirinto delle 7 Dee

Il Labirinto delle 7 Dee

IL LABIRINTO DELLE 7 DEE

Un workshop di Marisa Raggio ©

Il workshop “IL LABIRINTO DELLE 7 DEE” si rivolge ad un pubblico femminile e si articola in una giornata esperienziale in cui provare ad osservarsi da una nuova prospettiva, per risvegliare energia vitale, creatività e pace, ritrovando e ricomponendo parti di noi nascoste o dimenticate.

Il lavoro proposto si pone come obiettivo il riconoscimento delle Dee che agiscono nella nostra psiche o meglio, nei nostri visceri, nel nostro cuore, nella nostra testa e non è affatto detto che in queste tre parti di noi, agisca la stessa Dea. Tutto ciò significa comprendere che esistono forze invisibili che plasmano la nostra condotta e il nostro mondo emozionale.

IL PROGRAMMA IN SINTESI

La giornata inizierà con un excursus di tipo logico-cognitivo per inquadrare l’Archetipo Femminile attraverso i secoli, partendo dalle divinità femminili più note del Pantheon greco-romano e prendendo in considerazione alcuni dei miti più significativi ad esse collegati.

Attraverso la narrazione e le immagini, sarà così possibile addentrarsi profondamente in questa materia affascinante, individuando gli elementi simbolici che dall’antichità continuano ad avere un forte significato evocativo ed attuale in tutte noi.

Al termine di questa panoramica le partecipanti saranno in grado sperimentare nel proprio personale mondo emotivo le valenze simboliche che maggiormente risuonano.

Questo significa “AGIRE LA DEA” ovvero comprendere quale principio archetipico domina in noi e quale invece è più sacrificato.

Il pomeriggio sarà dedicato alla condivisione delle esperienze personali di ciascuna partecipante, in un clima di fiducia e gioia, facilitata dalla energia e solidarietà del gruppo, dall’utilizzo di Essenze Floreali californiane legate alle piante con il bulbo e dall’ esperienza ultra-ventennale di insegnamento di conduzione di gruppi di Marisa Raggio.

Sarà inoltre previsto un momento di veloce riepilogo di tutti gli archetipi attraverso l’uso degli olii essenziali, secondo una ricerca effettuata da Susanna Lupoli, naturopata, floriterapeuta ed allieva di Marisa Raggio.

Prima di salutarci, a ciascuna partecipante verrà consegnata una boccetta contenente uno dei fiori californiani più in sintonia con la Dea tiranna o sacrificata, a seconda delle esigenze emerse nell’arco della giornata, affinché il lavoro iniziato insieme possa continuare individualmente nei giorni seguenti il workshop.


“In periodi particolarmente faticosi o dolorosi ci ritroviamo a pensare:
non mi riconosco più”.
Questo spesso avviene perché la situazione esterna è radicalmente mutata ed i nostri abituali schemi comportamentali diventano inadeguati.

E’ in quel momento che il nostro inconscio cerca di porre rimedio alla crisi attivando aspetti della nostra psiche che fino ad allora erano rimasti silenti.
Con un altro linguaggio possiamo dire che una dea dentro di noi, che fino a quel momento non era stata riconosciuta, si attiva, creando un certo scompiglio e dettandoci atteggiamenti ed emozioni che sorprendono noi stesse e possono creare sgomento fra chi ci sta intorno.
In questo caso noi non siamo diventate qualcun’altra, ma piuttosto stiamo esprimendo realmente noi stesse, sperimentando parti di noi che per svariare ragioni non avevamo mai voluto o potuto vedere.

Quando la donna diventa consapevole delle forze archetipiche che agiscono su di lei, ottiene il potere che questa conoscenza fornisce.
Le “Dee” sono la rappresentazione di tali forze, potenti e invisibili, che plasmano la nostra condotta ed influenzano le nostre emozioni.
Nella pratica tale conoscenza può chiarirci il mistero di certi comportamenti che avevano sorpreso prima di tutto noi stesse:

Ecco perché l’ho fatto!!!” .
Capire ci aiuta a superare il dolore e la vergogna per aver commesso errori, passi falsi che ancora ci bloccano in inutili e nocivi sensi di colpa.
E’ allora che si crea la bellissima e non facile possibilità di liberarci da quelle maschere dietro alle quali ci eravamo nascoste e che ci permettevano di vivere la nostra vita soltanto in minima parte.”


DOMENICA 19 FEBBRAIO 2017

Si è tenuto il primo workshop intitolato Il Labirinto delle 7 Dee a Milano con la partecipazione di 14 meravigliose donne.

Ecco alcuni dei loro commenti

 

Per ulteriori informazioni, consultate la pagina: https://www.facebook.com/labirinto7dee/

“Le spighe di grano di Maruja”

“Le spighe di grano di Maruja”

Al Museo Tyssen di Madrid mi sono imbattuta in questa opera della pittrice surrealista spagnola Maruja Mallo: “El canto de las espigas”.

L’associazione tra questo quadro e Cerere, la divinità romana corrispondente alla Demetra greca, è immediata. Questa rappresentazione archetipica del principio femminile, sia nel mondo latino che in quello ellenistico, è associata alla maternità e al nutrimento.
I miti ci tramandano che fu proprio Demetra ad insegnare agli uomini la coltivazione del grano. Le due dee sono molto spesso raffigurate con spighe di grano nelle mani. Nel bacino del Mediterraneo questo cereale è considerato fin dalle origini l’alimento umano per eccellenza e al punto da rappresentare in molte religioni un potente simbolo del Sacro, basti pensare alla Eucarestia cristiana.

Maruja Mallo (1902-1995) ha ritratto in molte sue opere immagini riconducibili al principio femminile, lei amava essere definita un Mariscos (frutto di mare ) dell’arte, quindi una creatura del mare, un riccio o una conchiglia, attributi del femminile ben presenti nelle Madonne di Salvador Dalì.
..ma avremo ancora modo in questa sede di riflettere sull’Arte di Maruja.

Qui a sotto abbiamo un altra sua opera “La sorpresa del grano” che ritrae ancora le spighe di grano che spuntano dalla mano di una donna.

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